martedì 1 maggio 2012

Borgo di Tabiano


Tra le sinuose colline dell'appennino parmense, facente parte del comune di Salsomaggiore Terme, si erge il piccolo borgo di Tabiano, con il suo Castello e le antiche case, oggi in gran parte riconvertito in un resort senza per questo, fortunatamente, snaturarne l'essenza.



Di Tabiano si hanno notizie a partire dall'epoca romana, lo conferma il toponimo di chiare origini latine, sebbene non vi siano visibili riscontri archeologici, mentre più certe grazie alle fonti è l'esistenza di un borgo in epoca longobarda (VIII secolo), ove per l'appunto vi sono già esisteva la parrocchia di Tabiano. 
Nel periodo feudale seguito alla dissoluzione dell'Impero Carolingio, Tabiano vive il suo periodo di massimo fulgore, che andrà presto scemando nel Rinascimento. 
Le origini del Castello sono piuttosto controverse, c'è chi lo fa risalire al IX secolo, chi al XII. E' probabile che esso sia stato edificato sui resti di un insediamento longobardo, verosimilmente nel XI secolo, quando Tabiano era già in mano ai Pallavicini tanto che nel secolo successivo, durante una guerra tra padre e figlio, quest'ultimo vi poté resistere per ben 2 anni assediato.

La guerra tuttavia si concluse con la sconfitta di Delfino Parravicini, che nel 1150 soverchiato da forze troppo numerose e da un attacco ben organizzato dovette abbandonare il Castello che insieme al borgo subì un devastante saccheggio. 


Solo tra anni più tardi il nobile rioccupò il borgo e ne avviò la ricostruzione che poté godere della pace siglata a Roncaglia e voluta da Federico I di Svevia (il celebre Barbarossa), che impose la pace tra il citato Delfino e il fratello Guglielmo.
Il XIII secolo vede una progressiva decadenza della famiglia Pallavicini, vicina all'imperatore, che culmina con la  sconfitta della fazione ghibellina alla morte di Manfredi e la sconfitta di Corradino. 
Come anticipato, il Rinascimento decretò la fine delle fortune di Tabiano e del suo Castello. Quest'ultimo inadatto a resistere alle più moderne tecniche di assedio e alla comparsa dell'artiglieria finì per diventare dapprima una residenza estiva e poi una sorta di condominio.
Nel XVII secolo il borgo fortificato subisce un ultimo assedio da parte degli Spagnoli ma prima della capitolazione giunge la pace siglata dagli Spagnoli con la famiglia Farnese.


Come detto, il borgo, oggi , è stato in gran parte riconvertito in Resort conservando e forse anche preservando il fascino di questo angolo di passato. 

Molto belli e a tema anche gli interni, con mobili in massello probabilmente della prima metà del secolo scorso di cui ancora si sente l'odore antico della lucidatura a cera. Qualche cosa da migliorare o da sistemare sugli intonaci delle stanze, ma immagino la difficoltà di intervenire su casolari così datati.


L'accoglienza è stata ottima, contraddistinta da precisione e disponibilità. Carina anche la SPA che sfrutta le acque termali della zona, purtroppo, nota dolente, decisamente sottodimensionata rispetto alle dimensioni della struttura. Il ristorante ricavato dalla vecchia casearia è un po' freddino e a mio avviso stona nel contesto, ma si mangia discretamente a buon prezzo, anche se sono trascurati un poco i sapori del territorio, il che è davvero un peccato. In zona comunque vi sono locande all'altezza delle aspettative.
Premettendo che il posto merita sicuramente il soggiorno, specialmente per chi come il sottoscritto subisce il fascino del medioevo, alcune cose sono da sottolineare. Innanzitutto i prezzi del pernottamento sono piuttosto cari, seppur in linea con un 4 stelle, cosa che a mio modesto parere sopravvaluta un poco la struttura. L'accesso alle stanze non è propriamente comodo, ma chi si lamenta non ha idea di cosa sia il Medioevo (d'altra parte pensare ad un Medioevo a 4 stelle fa sorridere gli amanti della storia), e le difficoltà sono comunque superabili da una qualunque persona in grado di salire le scale (non so, invero, se esistono stanze per chi è affetto da disabilità). Infine un avvertimento: se i pavoni, che girano nel perimetro del castello vi affascinano di giorno con la loro raffinata eleganza, non lamentatevi quando all'alba verrete svegliati dal loro sgraziato, quanto rumoroso, canto. 

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...