Secondo la leggenda de “La Crepes Spavìdes” ovvero la leggenda dei Monti Pallidi, tra le nostre montagne viveva un principe buono, amato dal suo popolo. Egli però era molto triste; solo una cosa avrebbe potuto rallegrarlo: raggiungere la luna per conoscerne la principessa che gli era apparsa in sogno. Con l’aiuto di due saggi il suo desiderio si realizzò e, giunto sulla luna dove tutto era luminoso e splendente, incontrò la principessa e fu da lui subito riamato.
Il suo soggiorno però fu breve, infatti i suoi occhi, feriti da quel chiarore così intenso, cominciarono a soffrire. Il principe dovette ritornare sulla terra con la sua sposa, e qui fu festeggiato dai suoi sudditi. Solo un mazzolino di fiori bianchi portò con se la principessa e ben presto questi ricoprirono gli alpeggi del regno: le Stelle Alpine. La loro felicità però fu breve, la principessa si ammalò di malinconia: i colori erano così forti sulla terra e le montagne così cupe… per non morire dovette ritornare dal re suo padre.
I nani silvani, numerosi in questi luoghi, vennero in aiuto al principe sempre più disperato per questa forzata separazione. Una notte di luna piena salirono sulle cime più alte di queste montagne e, sotto la direzione del loro re, incominciarono a fare strani movimenti con le mani e le braccia e ben presto tra loro apparvero grossi gomitoli splendenti: avevano filato i raggi di luna! Poco prima dell’alba, i nani silvani srotolarono i gomitoli lungo le ripide pareti delle montagne che furono ben presto ricoperte da un chiarore meraviglioso che avvolse tutto il regno. La principessa della luna poté ritornare tra i Monti Pallidi dove visse felice con il principe.
Il suo soggiorno però fu breve, infatti i suoi occhi, feriti da quel chiarore così intenso, cominciarono a soffrire. Il principe dovette ritornare sulla terra con la sua sposa, e qui fu festeggiato dai suoi sudditi. Solo un mazzolino di fiori bianchi portò con se la principessa e ben presto questi ricoprirono gli alpeggi del regno: le Stelle Alpine. La loro felicità però fu breve, la principessa si ammalò di malinconia: i colori erano così forti sulla terra e le montagne così cupe… per non morire dovette ritornare dal re suo padre.
I nani silvani, numerosi in questi luoghi, vennero in aiuto al principe sempre più disperato per questa forzata separazione. Una notte di luna piena salirono sulle cime più alte di queste montagne e, sotto la direzione del loro re, incominciarono a fare strani movimenti con le mani e le braccia e ben presto tra loro apparvero grossi gomitoli splendenti: avevano filato i raggi di luna! Poco prima dell’alba, i nani silvani srotolarono i gomitoli lungo le ripide pareti delle montagne che furono ben presto ricoperte da un chiarore meraviglioso che avvolse tutto il regno. La principessa della luna poté ritornare tra i Monti Pallidi dove visse felice con il principe.
Nessun commento:
Posta un commento